Si chiude la ventunesima edizione del Euganea Film Festival con i vincitori del concorso internazionale.
La giuria composta da Enrica Gatto, Enrica Capra e Sergio Trefaut ha deciso di assegnare i seguenti premi:
- Miglior film - Concorso Internazionale Lungometraggi Documentari: Downstream to Kinshasa di Dieudo Hamadi (Repubblica Democratica del Congo, 2020). Secondo la giuria il regista mostra quanto le ferite della guerra nella Repubblica Democratica del Congo siano ancora aperte, rendendo protagonisti i sopravvissuti e cogliendone la grande dignità. È un film tenace, pieno di energia, che rende onore ai superstiti senza mai indugiare nella compassione.
- Migliore Animazione - Concorso Internazionale Animazione: The Hole di Piotr Kaźmierczak (Polonia, 2021). Per la semplicità e potenza di una metafora che si fa reale. La perdita/mancanza di una persona si traduce in un vero buco nella carta, uno strappo nella nostra vita che si fa sempre più largo e devastante. Il film, breve e muto, ci toglie il fiato per essere così diretto e inequivocabile, mostrandoci la solitudine di tutti, senza drammi, ma con grande consapevolezza.
- Premio della Giuria - Concorso Internazionale Lungometraggi Documentari: Lines di Barbora Sliepková (Slovacchia, 2021). Mantenendo un'atmosfera leggera riesce a raccontare con umorismo i meccanismi nascosti della città e le persone che li fanno funzionare. Il bianco e nero consente di catturare l’incrocio tra spazio pubblico e privato con una scansione sonora che concede una sorta di dignità musicale ai suoni della città.
- Premio Cinemambulante - Concorso Internazionale Lungometraggi Documentari: NASCONDINO di Victoria Fiore (Regno Unito, 2022). La regista entra nelle menti e nei cuori degli spettatori portandovi i protagonisti di questo film. Con uno sguardo paziente, rispettoso e a volte complice ci rivela le tante forze, complesse e spesso contraddittorie del vivere in un quartiere complicato di Napoli.
- Premio Cinemambulante - Concorso Internazionale Animazione: LOOP di Pablo Polledri (Spagna, 2021). Un film la cui forza sta nella satira sociale che riesce a rappresentare con grande ironia, perfino comicamente. Siamo tutti bloccati in azioni insensate dentro a circuiti ripetitivi. Qualcuno ci vuole così: incapaci di cambiare e uscire dai nostri eterni pattern. Il film ci lascia con la speranza che sia proprio il vecchio, abusato concetto di Amore a renderci liberi.
- Special Mention - Concorso Internazionale Lungometraggi Documentari: Never Coming Back di Mikołaj Lizut (Polonia, 2021). È un film che coinvolge, rattrista, commuove. Vanno riconosciute al regista la costanza e la tenacia nell’aver raccontato nel tempo le storie di queste ragazze che provano a non tornare indietro. Il suo è uno sguardo intelligente, misurato ed elegante che non giudica ma che muove coraggiosamente verso la verità.