Partendo da una serie di citazioni del Kanun, le tradizionali regole comportamentali che ancora governano la vita sociale nelle aree rurali, il trittico esplora il villaggio montano di Rabdisht. Con un'attenzione particolare alla condizione delle donne e al proprio ruolo di regista straniera, Uman osserva da vicino la società albanese. Il risultato è un'opera astuta, rocambolesca e sincera, che si colloca contemporaneamente tra etnografia e cinema sperimentale.

ANTEPRIMA ITALIANA

Naomi Uman vive a Città del Messico. Ha realizzato venti film, presentati in vari festival internazionali e musei, che si concentrano principalmente sul ruolo delle donne e sull'artigianato. Nel suo lavoro, Uman esplora e mette in discussione il ruolo del regista nel cinema del reale.