Incontri, talks e presentazioni editoriali per riflettere sul presente e immaginare i futuri. 
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What if...?

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Presentazione libro La cucina italiana non esiste. Bugie e falsi miti sui prodotti e i piatti cosiddetti tipici (Mondadori, 2024) con l’autore Alberto Grandi. Modera Marco Milan. Alberto Grandi smaschera miti e leggende sulla cucina italiana, e non solo. Analizzando, scaffale per scaffale di un ipotetico supermercato, la storia degli alimenti e dei piatti tipici, scopriamo che la narrazione della tradizione è spesso l'ingrediente contemporaneo che rende i nostri piatti ancora più gustosi. Qual è la vera storia della pasta? Che ruolo ha il cibo nella storia dell'uomo? Il libro è stato scritto con Daniele Soffiati, suo sodale nel celeberrimo podcast DOI - Denominazione di Origine Inventata.

La cucina italiana non esiste – Alberto Grandi

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Presentazione del libro Il giro del mondo nell'Antropocene – Una mappa dell'umanità del futuro (Raffaello Cortina Editore, 2022) con gli autori Telmo Pievani e Mauro Varotto. Modera Marco Milan.
Nel 2872, 1000 anni dopo il Il giro del mondo in 80 giorni, un paleoantropologo ripercorre l’itinerario di Phileas Fogg, protagonista del romanzo di Jules Verne. Su jet a idrogeno il viaggio ripercorre le traiettorie dell'espansione umana sulla Terra, con mappe dettagliate delle aree continentali attraversate e schede di approfondimento scientifico sull'Antropocene contemporaneo. Un viaggio nel futuro, per cambiare la rotta del presente.
In caso di pioggia l'incontro si svolgerà presso il Museo dei Colli, Via Fabio Filzi, 4 Galzignano Terme (PD).&nbsp;

Il giro del mondo nell'Antropocene – Telmo Pievani & Mauro Varotto

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Presentazione del libro Sottocorteccia. Un viaggio tra i boschi che cambiano (People, 2024) con gli autori Pietro Lacasella e Luigi Torreggiani. Modera Marco Milan. 
Dopo la tempesta Vaia, è considerato il flagello dei boschi di abete, ma la sua diffusione ha molto da insegnarci sulla gestione forestale del futuro. In questo libro-diario di Pietro Lacasella e Luigi Torreggiani, protagonista è il bostrico. Capiamo, viaggiando con loro per le Alpi, perché la sua presenza da endemica è diventata epidemica. &nbsp;

Sottocorteccia – Pietro Lacasella & Luigi Torreggiani

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Talk con Elisabetta Tola e Sara Segantin. Modera Gioia Lovison.
Molte sono le donne, di ieri e di oggi, che hanno lottato e lottano per un mondo più verde e più giusto. Parliamo di loro con Elisabetta Tola, voce di Radio3 Scienza a RAI Radio3, autrice del podcast She, Green (Chora Media, Il Bo Live, 2024) e Sara Segantin, scrittrice (ultima pubblicazione Il cane d’oro, Rizzoli, 2023), attivista (co- fondatrice di Fridays for Future Italia e promotrice del progetto Diritto a resistere), comunicatrice scientifica con Geo - Rai3.&nbsp;

She, green – Elisabetta Tola & Sara Segantin

L’attuale castello di Este è stato costruito negli anni 1339-1340, per iniziativa del signore di Padova Ubertino da Carrara. Con un perimetro di mura lungo circa 1000 m, difeso da ben 14 torri di linea (ora ridotte a 12) e adagiato alle pendici del monte Murale, questo fortilizio ha di fatto soppiantato il primo castello, quello dei marchesi d’Este, sorto sull’area collinare fin dal XI secolo e gravemente danneggiato dalle guerre del ‘200 e del ‘300. Nel XIV secolo, dopo aver inglobato l’area pianeggiante a sud e a est del nucleo originario, il castello carrarese ospita al suo interno alloggiamenti di truppe, armerie, stalle, forse anche abitazioni, rimanendo separato dal borgo di Este tramite il canale Sirone che scorreva lungo l’attuale via G. Negri. Il castello, con le sue due torri “maistre”, quella sommitale e quella della Porta del Soccorso (che si apre verso Baone), è rimasto intatto per oltre due secoli, fino a quando, nella seconda metà del ‘500, viene acquistato dalla potente famiglia veneziana dei Mocenigo. L’area interna, invece, priva ormai di qualunque utilizzo militare, già dopo la conquista veneziana di inizio ‘400 inizia a subire dei cambiamenti d’uso, con la piantumazione di frutteti, la coltivazione di parte della terra e perfino la costruzione di casette per ospitare i “fittavoli”. Tra Sei e Settecento, sotto la proprietà dei Mocenigo, viene realizzato un vasto giardino, esteso fino alle propaggini della collina, ai lati di una scenografica scalinata. A questo periodo risalgono le sculture ancora oggi visibili verso il lato meridionale del castello. Un devastante incendio nel 1785 provoca la distruzione dell’ala est del palazzo veneziano; nella prima metà del XIX secolo l’intero complesso viene acquistato dalla famiglia Trieste, per poi passare ai fratelli Da Zara, che nel 1887 lo cederanno al Comune. Divenuto di proprietà pubblica, il monumento cambia nuovamente la destinazione d’uso: l’ala superstite del Palazzo Mocenigo viene scelta come prestigiosa sede del museo archeologico cittadino (poi divenuto museo nazionale), mentre l’area nord-orientale del castello carrarese viene destinata a Foro Boario, cioè luogo per il mercato del bestiame. Il parco settecentesco subisce una radicale trasformazione negli anni 1914-’15, quando si decide di risitemare l’area verde, già utilizzata come giardino pubblico. I lavori comportano la demolizione della ripida scalinata veneziana e la creazione di terrazzamenti digradanti. Prendono così forma i giardini all’italiana come oggi li conosciamo, con viali ordinati e aiuole geometriche, che conservano diverse piante secolari. Le più notevoli sono il glicine monumentale (che sovrasta la porta secondaria nel lato sud delle mura) e alcuni esemplari di cedri del Libano e dell’Himalaya.&nbsp;
Giardini di Este, via Guido Negri, 35042 Este PD, Italia.
in caso di pioggia: Teatro dei Filodrammatici, Via Calle della Musica 13, Este (PD).

Giardini di Este

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Presentazione del libro Lo sguardo sui Colli. Fotografie, mappe e paesaggi euganei di ieri e di oggi (ed. Museo di Geografia, 2024) con gli autori Chiara Gallanti e Giovanni Donadelli. Modera Marco Milan.&nbsp;&nbsp;
I Colli Euganei sono da sempre un punto di riferimento per i geografi e le geografe dell’Università di Padova. Questo volume esplora mappe, plastici, fotografie ed escursioni didattiche attraverso le testimonianze degli studiosi. La seconda parte è dedicata a tredici fotografie dei Colli scattate negli anni Venti dal geografo Bruno Castiglioni, che sono state oggetto di una minuziosa operazione di rephotography e di un'attenta analisi condotta dall'occhio esperto di Toni Mazzetti. 
Chiara Gallanti Assegnista di ricerca presso il Dipartimento di Scienze Storiche, Geografiche e dell’Antichità dell’Università di Padova. Ha dedicato il suo dottorato di ricerca allo studio del patrimonio del Museo di Geografia dell’Università di Padova, partecipando all’elaborazione del suo progetto scientifico. I suoi temi di ricerca riguardano la storia della geografia e dei patrimoni geografici.
Giovanni Donadelli Dottore di ricerca in Geografia e curatore del Museo di Geografia dell’Università di Padova. Già maestro di scuola primaria e formatore, si occupa di educazione geografica e divulgazione scientifica. Dal 2014 è consigliere nazionale dell’Associazione Italiana Insegnanti di Geografia.

Lo sguardo sui Colli. Fotografie, mappe e paesaggi euganei di ieri e di oggi

Villa Pisani sorge nel centro storico di Monselice, lungo il canale Bisatto, un'arteria fluviale che congiungeva Padova con Montagnana. L'edificio venne eretto attorno al 1556 da Francesco Pisani di Zuanne (1514-1567) nobile patrizio veneziano come piccola dimora per agevolare i suoi viaggi da e per Montagnana, luogo di residenza della famiglia dove venivano amministrate le ingenti proprietà terriere. La Villa ha una pianta rettangolare tripartita alla veneta e le pareti esterne sono semplici e lineari con aperture rettangolari. Sopra l’architrave si erge il timpano triangolare dentro al quale due allegorie della Fama alata sostengono lo stemma araldico dei Pisani. La decorazione ad affresco è attribuibile alla cerchia dei pittori attorno a Palladio. Gli schemi decorativi ricalcano quelli presenti nella grande villa palladiana Barbaro a Maser, affrescata da Paolo Veronese.
Villa Pisani, riviera G. B. Belzoni 22, Monselice PD.

Villa Pisani

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Talk con Alberto Lanzavecchia, un rappresentante di Operazione Colomba e Sofia Vanzan dell'associazione La Vespa. Modera Giovanni Benini.&nbsp;
Preoccupandoci di chi sta perdendo sempre più il diritto alla terra, chiediamo ad Alberto Lanzavecchia, coordinatore del corso di dottorato in Diritti Umani, Società e Governance Multilivello dell'Università di Padova, a un rappresentante di Operazione Colomba, corpo nonviolento di pace attivo nei territori occupati e a Sofia Vanzan dell'associazione La Vespa, un aggiornamento sulla questione israelo-palestinese: quali speranze di pace? Quali prospettive per il popolo palestinese?

«Terra!» E chi non l'ha?

&nbsp;Cinema Corallo, via S. Luigi 18, Monselice.&nbsp;&nbsp;